nutrigenomica

DALLA DIETA BIO-SOFICA ALL’ALIMENTAZIONE GENO-SOFICA, PASSANDO PER LA NUTRI-GENOMICA

Non trovo termine migliore per l’approccio alimentare che proponiamo se non quello di alimentazione GENO-SOFICA.Questo perché sottolinea in modo chiaro il nostro intento di unire tutti i progressi fatti nel campo della nutri genomica e nutri genetica (vedi capitolo dedicato) con le intuizioni di chi ha messo a punto la cosiddetta dieta bio-sofica.Si tratta di un passo in avanti naturale, ma allo stesso tempo essenziale nell’approccio al problema più dibattuto degli ultimi 20 anni, ovvero quello di determinare l’alimentazione più corretta possibile per l’individuo che abbiamo di fronte, che di per se è un sistema complesso, unico ed irripetibile e vive immerso in una realtà socio-culturale altrettanto complessa e statisticamente imprevedibile e irripetibile.


CHE SIGNIFICA DIETA BIO-SOFICA?
L’idea alla base della biosofia è centrata sul fatto che non è la persona (maschera sociale) che deve seguire la dieta, ma è la dieta che deve seguire l’individuo (organismo irripetibile). Le diete imposte fanno ingrassare e ammalare perché si basano sulle restrizioni e le rinunce e, dunque, riducono non solo la massa grassa , ma anche la massa magra corporea.Le diete classiche infatti mirano alla riduzione del peso indiscriminatamente, ovvero comprendente anche massa magra: ciò non significa dimagrire, ma debilitarsi. La riduzione di massa magra genera fame incontenibile e una tendenza fisiologica ad ammalarsi, nonché ad assimilare maggiormente, recuperando, una volta mollata inevitabilmente la “dieta”, più chili di grasso di quanti se ne fossero persi. Tutto ciò genera nell’individuo un senso di frustrazione e di inadeguatezza.

DIETA BIO-SOFICA significa conoscenza delle proprie esigenze bio-chimiche. Ogni individuo, in quanto tale, è diverso da tutti gli altri sia fisiologicamente che emotivamente e, dunque, non può essere protocollato in sterili e insignificanti statistiche o programmi preconfezionati. Ognuno deve sperimentare quali sono le proprie necessità nutritive per il rispetto delle potenzialità della massa magra corporea, la quale è l’indice della funzionalità organica e dell’armonia fisica, al fine non solo di prevenire patologie, ma anche di eliminare quelle di cui si soffre.


CHE COS’È IL GRASSO CORPOREO? PERCHÈ SI INGRASSA?
Si tenga conto che parte del grasso corporeo concorre con le proteine ad assicurare rinnovo strutturale e funzionale, ma il grasso è soprattutto una riserva di energia e, in quanto tale, si accumula in conseguenza di un deficit vissuto di nutrienti essenziali.Questa capacità ha permesso alla specie umana di sopravvivere alle carestie e di riprodursi, trasmettendo tale capacità ai discendenti, ai tempi in cui i nostri avi primitivi trovavano cibo solo occasionalmente e irregolarmente. Il grasso corporeo è, quindi, una riserva da cui, paradossalmente, si può ben attingere solo nutrendosi idoneamente e con qualitativa continuità, cioè facendo sì che la nutrizione, sia completa dei nutrienti che, intervenendo efficacemente nelle relative reazioni chimiche, permettono ai depositi di grasso di essere massicciamente catabolizzati, insieme ai carboidrati (escludendo gli aminoacidi), in anidride carbonica e acqua. Quindi, la capacità di accumulare grasso nasce evolutivamente da un vissuto di situazioni di carenze nutritive,e non da una previsione di eccessi. Sono, dunque, i deficit nutritivi, e non gli eccessi, a far ingrassare.


DA COSA È RAPPRESENTATA LA MASSA MAGRA? PERCHÈ CI SI AMMALA?
Oltre che da acqua, è costituita da muscoli, ossa, cute e organi interni, che sono tutti tessuti composti da cellule che devono essere continuamente rinnovate. La presenza di cellule logore, erose, non sostituite, è l’effettivo motivo di tutte le patologie e della predisposizione dell’organismo ad accumulare grasso. Questo avviene quando gli aminoacidi, ovvero i costituenti delle proteine e, dunque, di tutto ciò che vi è di funzionale e strutturale nell’organismo, divengono materiale energetico a causa di una nutrizione che non soddisfa a tempo debito quei fabbisogni dell’individuo che permettono il vero stato di benessere, ovvero che vanno oltre quelli che consentono solo una trascinata sopravvivenza.Tutte le patologie, a prescindere dalla diagnosi, derivano sempre dal ridotto rinnovamento delle cellule dei vari organi, fino alla disfunzione, a causa di un ripetutamente incompleto apporto di nutrienti essenziali, che, insieme a stati di tensione protratti, limitano la disponibilità delle fondamentali proteine strutturali e funzionali.


COSA SI INTENDE PER METABOLISMO? QUALI SONO I FATTORI CHE LO ATTIVANO?
È l’insieme di catabolismo e anabolismo, ovvero sia dei processi che producono energia demolendo molecole, sia di quelli che ricostruiscono massa cellulare magra logora ed erosa e, quindi, riportano in equilibrio la struttura e la funzionalità organica. Si può dire che l’energia consumata viene impiegata, oltre che per il movimento muscolare e per la funzione degli organi vitali, soprattutto, insieme ai nutrienti specifici, per il necessario rinnovamento cellulare che continua per tutta la vita.La presenza dei nutrienti essenziali nelle fasi determinanti della giornata e l’equilibrio ormonale e la buona disponibilità di ossigeno derivanti da una quotidianità emotivamente gratificante attivano tutta la potenzialità fisiologica.


COME SAPERE DI QUANTE CALORIE GIORNALIERE ABBIAMO BISOGNO PER NON ECCEDERE?
Le calorie degli alimenti non hanno alcuna importanza. Non conta quanto si mangia, ma quando e cosa. Il nostro organismo non è un contenitore né una “stufa”, ma una macchina bio-chimica che si auto-rinnova. Ognuno deve imparare a conoscerla e assecondarla. La fame non è una patologia, ma una sana e determinante informazione che, se non ben interpretata, attiva il programma di accumulo di grasso e di “sacrificio” della massa magra.


QUAL’È L’IMPORTANZA DEL PESO CORPOREO?
Assolutamente nessuna. Il peso corporeo misura solo l’ignoranza sanitaria e popolare. È la composizione del corpo l’unica attendibile valutazione dello stato funzionale. La “forma fisica” o l’ “essere magri” non hanno niente a che vedere con un determinato peso. L’approccio che proponiamo tiene conto quindi di due fattori:
1. Lo stato psico-fisico del paziente che di norma porterebbe ad una dieta bio-sofica.
2. Il corredo genetico del paziente che di norma porterebbe ad una dieta genica.Unendo i dati provenienti dal bio-impedenziometro e dall’analisi genetica è possibile creare l’ideale apporto nutrizionale per ogni singolo individuo e modificarlo quotidianamente tramite un apposito programma di monitoraggio che consente di vivere con leggerezza e armonia tutti gli eventi che la vita ci porta.