La rete di Curry viene così chiamata dal nome del suo scopritore Manfred Curry, il quale scoprì una rete energetica differente da quella di Hartmann; il passo è di circa 3,50/4 metri e l’orientamento a circa 45° rispetto alla cosiddetta rete globale. Le sue “fasce” si propagano da nord/nord-ovest a sud/sud-est e da sud/sud-ovest a nord/nord-est.Anche la maglia stessa ha una larghezza circa doppia rispetto a quella di Hartmann, cioè 42 cm.

Con i dati di cui disponiamo possiamo presupporre che sia la controparte “elettrica” e “celeste” (di origine cosmica) della rete tellurica e “magnetica” di Hartmann. I punti di incontro sono anche qui detti nodi “C” e data la loro maggiore carica elettromagnetica (maggiore anche dei nodi H), sono considerati perturbanti causando le geopatie già descritte per i nodi “H”.

È molto difficile da rilevare all’interno delle abitazioni e spesso viene fortemente modificata dalle strutture architettoniche (onde di forma). Sono state inoltre descritte molte altre linee e reti energetiche: su alcune di esse sembrano insistere edifici sacri, costruiti durante il periodo medioevale. Risulta quindi difficile dare una visione unitaria al fenomeno, anche se un rilevatore esperto può comunque leggere compiutamente le diverse energie presenti di volta in volta nel luogo.

Rete di Curry

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